Le Amazzoni sono un popolo mitologico di donne-guerriero.
Etimologia
Il nome greco Άμαζών (amazòn) è di dubbia etimologia.
Alcune fonti considerano la Ά iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno". Ciò sarebbe confermato dalla leggenda secondo cui esse usavano amputarsi la mammella destra per non essere impedite nell'uso dell'arco e del giavellotto. Anche in questo caso, la leggenda non è chiara: potrebbero tagliarsela di netto, bruciare le ghiandole mammarie prima dello sviluppo o semplicemente far indossare alle bambine una specie di corsetto, per poi toglierglielo solo al raggiungimento dell'età adulta.
Altre fonti invece considerano la Ά iniziale come un rafforzativo, e quindi la traduzione sarebbe "grande seno". Questo sarebbe confermato dal fatto che quasi tutte le rappresentazioni di questo popolo mostrano splendide donne con entrambi i seni fiorenti.
Altre fonti ancora lo fanno derivare dal caucasico masa, "Luna", e quindi si potrebbe tradurre con "sacerdotesse della Luna".
In certi periodi si accoppiavano con uomini stranieri al solo fine di avere dei figli: i maschi, spesso mutilati, divenivano schiavi e fin da bambini educati a servire le donne. Le femmine venivano istruite esclusivamente all'arte della guerra. Le armi principali erano l'arco, l'ascia bipenne ed uno scudo particolare, piccolo ed a forma di mezzaluna, chiamato pelta. Prima di ogni battaglia suonavano il sistro, uno strumento che produce un suono limpido e cristallino che non può avere lo scopo di intimorire il nemico, ma solo di ingraziarsi gli dèi.
Amazzone pronta per la battaglia: potrebbe forse raffigurare Venere armata. La statua è conservata alla National Gallery
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Amazzone pronta per la battaglia: potrebbe forse raffigurare Venere armata. La statua è conservata alla National Gallery
Le Amazzoni, in genere, combattevano a cavallo. Selezionavano i loro animali ed avevano con loro un rapporto di affiatamento totale che le rendeva delle perfette centaure. Cavalcavano stalloni, nel periodo in cui i Greci si accontentavano di pony.
Sono famosi i loro giochi Targarèi, dei quali narra Eumolpo: cinquanta imbarcazioni, chiamate titalnès, si affrontano sul Termodonte: scagliate una verso l'altra a velocità folle, vincono quelle i cui campioni - detti targaira, amazzoni in piedi sulle barche, impugnando aste - riuscivano a reggere l'impatto senza cadere in acqua. Si procede così a eliminazione finché non c'è un'unica vincitrice, che viene proclamata la prediletta di Afrodite (anche questo è insolito: normalmente le Amazzoni veneravano la Dea Madre, che può essere identificata con Cerere, ed Artemide).
Le amazzoni compaiono frequentemente nella mitologia e sono menzionate due volte nell'Iliade (libri III e VI).
La partecipazione della loro regina Pentesilea all'assedio di ***** accanto a Priamo e la sua morte provocata da Achille appartengono ad una versione di epoca posteriore. In realtà, esistono due versioni del mito: secondo la prima, è Pentesilea ad uccidere Achille, per poi divorare il suo corpo; secondo l'altra, più accreditata, è l'eroe a trafiggere la regina, ma mentre questa spira se ne innamora e, necrofilo, la possiede. I suoi compagni, una volta saputo, trascinano nella polvere il corpo dell'amazzone e la accecano.
Il mito più noto è quello legata alla nona fatica di Ercole, incaricato di prendere il cinto della regina delle Amazzoni, Ippolita. Teseo, compagno di Ercole, fu vittima della loro collera: un esercito di Amazzoni invase l'Attica ed assediò Atene. Teseo vinse, facendo prigioniera Ippolita, che divenne anche sua prima sposa.
La vergine guerriera Camilla, descritta nell'Eneide, non ha rapporti con la mitologia greca.
http://it.wikipedia.org/wiki/Amazzoni