Da secoli gli zingari subiscono l'ostilità dei popoli che abitano le zone nelle quali essi si muovono. Questo sentimento è espresso mediante pregiudizi che si trasformano nel corso dell'evoluzione storica, ma conservano sempre inalterata la loro connotazione aggressiva e di rifiuto.
E così sono nati sempre più pregiudizi. Quali? Quelli che si sentono continuamente: gli zingari rubano, gli zingari sporcano, gli zingari imbrogliano, gli zingari sfruttano i bambini, gli zingari scocciano perché chiedono la carità, gli zingari rubano i bambini. Queste affermazioni vengono fatte perentoriamente come dogmi santi ed immutabili, senza curarsi di verificare, senza cercare di capire.
Ma tornando alla tua domanda se gli zingari rububano:
qualcuno sì, altri no. Solo gli zingari rubano o imbrogliano? Dal ladro di galline fino al truffatore dell'alta finanza, anche i gagé (i non zingari) sono ampiamente rappresentati a tutti i livelli della scala gerarchica del furto e dell'imbroglio. Per quanto riguarda gli zingari bisogna tenere presente che lo sviluppo industriale ha portato ad una diminuzione delle possibilità di guadagno mediante le attività tradizionali. Il furto è spesso uno dei pochi mezzi rimasti per procurarsi il necessario per la sussistenza e la sua importanza tende a crescere in proporzione all'aumento dell'emarginazione. Sembrerebbe un paradosso, ma nella primavera del 1994, l'on. Alex Pedrazzini ha ammesso che nel periodo di sosta degli zingari nel Ticino i furti non sono aumentati, anzi sono diminuiti. Questa è un'ulteriore dimostrazione di quanto una generalizzazione e semplificazione possa essere fuorviante e profondamente ingiusta.
A proposito della diffusa credenza che gli zingari rubino i bambini non è vero affatto: se risultasse a una qualsiasi autorità pubblica la sparizione di anche solo un bambino all’anno a opera degli zingari, state tranquilli che in Italia si sarebbe scatenata la rivolta contro i campi nomadi.